Aggiornamenti del ranking mondiale Fifa

Il sistema usato è pessimo ancora una volta, tuttavia questo è il ranking ufficiale della Fifa. A partire da questo mese sul nostro sito potrete trovare anche frequenti aggiornamenti del ranking Fifa, dove potrete vedere gli ultimi cambiamenti ben prima della data ufficiale di uscita sul sito Fifa.

http://worldranking.altervista.org/Fifa_ranking.html

Nuovo ranking Fifa: finalmente un buon metodo oppure una nuova esilarante barzelletta? Analisi critica del nuovo metodo di calcolo presentato dalla Fifa in agosto

Le federazioni di tutti gli sport più seguiti sono riuscite, nel corso degli anni, ad offrire ai propri fans metodi di classificazione degli atleti o delle squadre in grado di fornire uno specchio abbastanza realistico di quelli che sono i risultati sul campo o in pista. Tutti ad eccezione, ironicamente, dello sport più seguito al mondo, il calcio. L’incapacità imbarazzante della Fifa di riuscire a perfezionare un sistema di classificazione non dico perfetto, visto che in questo campo la perfezione forse non esiste, ma che fosse per lo meno privo di difetti evidentissimi, ha sempre avuto per me un qualcosa di esilarante.
Dopo essere stata recentemente messa in ridicolo dai tabloid inglesi per il metodo di calcolo (il secondo, da quando esiste il ranking Fifa) che consentiva di ottenere un indubbio vantaggio a chi evitava di giocare partite amichevoli, siamo arrivati al terzo tentativo della telenovela. La Fifa nel corrente mese di agosto ha presentato sul proprio sito il nuovo metodo (il dettaglio qui). Nuovo metodo che altro non è che uno scopiazzare, quasi ci si arrendesse finalmente ad ammettere la propria assoluta incompetenza in materia. Essì perchè la nuova formula utilizzata è quella del metodo Elo, già noto da anni. Utilizzata negli scacchi, dove fornisce buoni risultati, è già stata adattata ad alcuni altri sport, tra cui il calcio. Ci sono infatti dei siti che propongono il metodo Elo da parecchio tempo (http://www.eloratings.net/ o http://www.clubelo.com/) e la stessa Fifa lo usava già per il ranking femminile.
Al terzo tentativo sarà la volta buona per il ranking Fifa? Si è riusciti almeno a copiare bene? Mah. Avendo già fatto alcune simulazioni, abbiamo delle perplessità. Ma vediamo quali sono secondo noi criticità ed aspetti postitivi, in un’analisi che vorrebbe essere la più obiettiva possibile. Chi non ha confidenza con il metodo Elo forse troverà un pò astrusa la nuova formula, ma in realtà il concetto non è complicato. In pratica non si fa una media dei risultati ma ogni squadra parte da un punteggio esistente al quale, dopo ogni incontro, vengono sommati o sottratti un pò di punti a seconda del risultato. Il numero di questi punti sommati o sottratti dipende in principal modo dal fatto che si vinca o si perda, ma anche dal punteggio in classifica dell’avversario e dall’importanza della partita. Se si vince contro un avversario che ha un punteggio basso, si guadagnano pochi punti rispetto a quelli che si guadagnerebbero battendo un avversario che ha un punteggio alto. Lo stesso, perdendo contro un avversario che ha meno punti in classifica il nostro punteggio si abbasserà di più che se avessimo perso contro una squadra molto più avanti in classifica. Ma conta anche l’importanza della partita. Ipotizzando che l’avversario incontrato abbia sempre il medesimo punteggio, una vittoria in una partita dei mondiali porterà più punti rispetto ad una vittoria ottenuta in amichevole, così come una sconfitta in una partita dei mondiali ci farà perdere più punti rispetto ad una partita persa in amichevole.
Ma vediamo ora la nostra analisi, cominciamo dagli aspetti negativi.

-Il metodo Elo. Nel calcio non ci ha mai convinto troppo. Funziona bene nel dare uno specchio delle reali forze in campo quando si gioca frequentemente e si incontrano un pò tutti gli avversari (meglio se più di una volta). Quindi negli scacchi e magari nel tennis. Nel calcio delle nazionali invece si gioca in periodi lunghi, e gli incontri tra nazionali di continenti diversi sono poco frequenti. Alcune nazionali non si incontrano proprio mai tra loro, o si incontrano una volta ogni 10 anni. Si creano perciò dei “circuiti” chiusi tra squadre dello stesso continente, e non basta un mondiale ogni quattro anni o qualche rara amichevole a bilanciare. Si rischia nel lungo periodo di avere ben rappresentati i valori tra squadre della stessa confederazione, ma che siano poi sballati i rapporti tra i vari continenti;
-I parametri utilizzati dalla Fifa. Contrariamente alla formula “adattata” al calcio utilizzata da anni dal sito http://www.eloratings.net/, quella prevista dalla Fifa non tiene in considerazione la differenza reti ed il fattore campo. Non discutiamo questa scelta, in fondo nei coefficienti UEFA per le squadre nazionali la differenza reti funziona solo come discriminante in caso di parità dei punti per vittoria/pareggio/sconfitta. Ed il fattore campo lo stesso non c’è. Eppure nonostante questo il sistema dei coefficienti UEFA per nazionali è apprezzato e funziona abbastanza bene. Piuttosto il problema della formula ELO adottata dalla Fifa è che le costanti di importanza della partita (i) sono troppo piccole, ed osserverete nei prossimi mesi che il ranking avrà scarsissimi movimenti, sia in punti che in posizioni perse/guadagnate. E la cosa peggiorerà con gli anni, a meno che la Fifa non decida di “revisionare” periodicamente le costanti.
Come mai succederà questo? La Fifa è voluta partire dalle posizioni del ranking di Giugno, ottenute col vecchio sistema, per non sconvolgere il ranking da un giorno all’altro. Per poter adattare il vecchio ranking alla scala di punteggio necessaria al coretto funzionamento della nuova formula, ha assegnato artificiosamente dei punteggi con un intervallo di 4 punti tra una squadra e l’altra in classifica. L’idea di non sconvolgere le posizioni di partenza è condivisibile. Meno il procedimento utilizzato per questa “conversione” (che è ben spiegato nel pdf con la nuova procedura). Questo intervallo “artificiosamente” molto ridotto fa sì che nella classifica pubblicata dopo il mondiale russo i movimenti in classifica sembrino tutto sommato corretti ed adeguati, visto che le squadre sono ancora tutte vicine. In effetti, la costante di importanza adottata per le partite dei mondiali (i=50 ed i=60) appare adeguata. Ci sono però dei problemi che si evidenzieranno solo dopo un pò di tempo:
problema 1) Nel corso degli anni la formula ELO “tende” a far convergere, partita dopo partita, il punteggio di una squadra verso i valori di forza “reale”. Quando questi valori saranno raggiunti, l’intervallo di distanza tra le varie squadre non sarà più di soli 4 punti, ma molto maggiore. E con le costanti attuali i movimenti in classifica saranno molto più difficili. Facciamo un esempio pratico: nel ranking appena pubblicato la Germania uscita al primo turno dei mondiali ha perso ben 15 posizioni rispetto a giugno. Se il nuovo metodo fosse entrato in vigore nel giugno 2014 , facendo una simulazione sarebbe scesa nell’ultimo mese solo fino al quarto posto. Questo perchè in quattro anni di partite, appunto, gli intervalli di distanza tra le squadre in classifica sono già aumentati. Per lo stesso motivo la Croazia finalista sarebbe salita “solo” fino all’ottavo posto. Nel pdf con la nuova procedura la Fifa asserisce di aver fatto delle simulazioni. Anche noi le abbiamo fatte, e ci siamo accorti subito di questo problema, ma loro no come non si erano accorti del problema delle amichevoli nel precedente sistema. O sono particolarmente sbadati oppure queste simulazioni in realtà non ci sono mai state.
punto 2) Le costanti per le partite all’infuori dei mondiali  sono terribilmente troppo più sproporzionate in basso ancora. Nel Giugno 2014 la Siria si trovava al 140mo posto del ranking mondiale. Grazie ai risultati recenti, in particolare l’ottimo cammino nelle qualificazioni mondiali dove in pratica è stata la nazione numero 6 dell’Asia, con il vecchio sistema è risalita fino al 73mo posto. Una posizione che appare tutto sommato adeguata. Ma se ci fosse già stato in vigore il nuovo sistema dal mese di giugno 2014, alla fine della simulazione oggi avremmo, nell’agosto 2018, la Siria ancora solo al 103mo posto. Altro esempio pratico: se nel prossimo mese di settembre la Liberia (n.158 del ranking), nelle qualificazioni alla coppa d’Africa 2019 (i=25) dovesse battere in casa la Repubblica Democratica del Congo, che in questo momento è 37ma nella classifica mondiale, guadagnerebbe solo 21 punti e 5 posizioni. E solo perchè siamo ancora con intervalli di soli 4 punti tra le squadre. Con numeri come questi risulta evidente che una eventuale risalita dal basso, anche in caso di continuità di rendimento positivo, sarà lunga e difficile. Così come ci vorrà tempo e moltissime sconfitte anche per perdere tante posizioni. Chi ha avuto la fortuna di trovarsi avanti col precedente pessimo sistema, dispone di una cospicua eredità da amministrare. Le amichevoli poi, con una costante di 5 o 10 a seconda che capitino all’interno delle “finestre” del calendario internazionale, diventano quasi ininfluenti ai fini del ranking (questo in realtà non sarebbe un fatto negativo, ma allora che senso ha continuare ad includerle nel calcolo?). Tutto questo discorso l’ho fatto per rendere evidente come, soprattutto in tutti quei mesi senza grandi competizioni, il ranking pubblicato dalla Fifa sarà davvero noioso, con movimenti scarsissimi perfino dopo le partite di qualificazione europee o mondiali.

Aspetti positivi del nuovo metodo:

Sparisce il problema delle amichevoli. Con il metodo Elo, se vinci non perdi mai punti, anche se si tratta di una partita amichevole. Cosa che invece succedeva con il vecchio metodo. Inoltre se perdi, dato il basso coefficiente di importanza dato alle amichevoli, non vieni penalizzato eccessivamente. Ora le squadre potranno programmare amichevoli nel numero e con le avversarie che vorranno, senza per questo essere penalizzate troppo. Conteranno soprattutto i risultati ottenuti nelle competizioni ufficiali, com’è giusto che sia;
-Una conseguenza della sparizione del problema delle amichevoli è che non si vedranno finire così indietro le squadre organizzatrici della varie fasi finali dei massimi tornei. Essendo queste squadre qualificate di diritto, finiscono per non giocare partite ufficiali per un lungo periodo. Col vecchio metodo che presentava il problema delle amichevoli, questo era eccessivamente penalizzante, ora non più;
-Nonostante l’eccessiva lentezza nei cambiamenti in classifica, il nuovo ranking potrebbe non essere malvagio ai fini delle fasce per i sorteggi. Forse dovremo abituarci ad una classifica che non rispecchierà più i valori visti negli ultimi 2-3 anni, ma piuttosto degli ultimi 10-12; Se da un lato potremmo non vedere più Svizzera o Polonia in prima fascia, (a meno che non conquistino una continuità di risultati da grande nazionale), potremmo anche non vedere più Francia e Olanda oppure Spagna ed Italia sorteggiate nello stesso girone delle qualificazioni ai mondiali. Insoma bisognerà vedere che succede nel lungo periodo, ma alla fine tutto sommato rispetto al precedente questo sistema potrebbe perfino favorire le grandi manifestazioni.

Per un giudizio definitivo bisognerà aspettare di vedere nel lungo periodo come progredirà la nuova classifica FIFA. Siccome non ci piace criticare senza proporre soluzioni alternative (e qui di critiche ne abbiamo fatte), a partire da questo mese proponiamo due nuovi ranking “sperimentali”, che verranno aggiornati in parallelo con il nostro ranking principale. Entrambi mantengono il concetto della somma/sottrazione di punti da un totale già esistente, con la sfida di fare meglio rispetto alla FIFA. Il primo però propone una formula completamente diversa dalla ELO, che non ci ha mai convinto troppo applicata al calcio. Nel secondo invece utilizziamo la formula ELO ma, applicando i concetti esposti prima, con valori di importanza molto diversi da quelli Fifa e tali da rendere il ranking più dinamico e maggiormente rispondente ai risultati degli ultimi 2-4 anni. Entrambi verranno portati avanti almeno per 4 anni, in maniera da valutarli nel lungo periodo e confrontarli col nuovo ranking Fifa.

FIFA ranking

National Team Power Index

ELO ranking